Il secondo gruppo di test invece viene fatto applicando due voltaggi differenti 1,80 v (per simulare un utilizzo quotidiano) e 2.20 v (per simulare un utilizzo da benchmark, analizzare il comportamento e l’eventuale miglioramento delle ram all’incremento del voltaggio). Viene utilizzato il SuperPI a 1 M per testare la stabilità minima, e il SuperPI a 32 M per verificare una stabilità maggiore. In questo caso si lavora con i moltiplicatori della memoria e con il FSB allo scopo di trovare le massime frequenze d’utilizzo per i due benchmarking al variare delle frequenze con i timings più tirati possibili. I moltiplicatori delle memorie sono settati da bios scegliendo il moltiplicatore più alto possibile che consente il boot a FSB 266 MHz e timings delle memorie assegnati. La frequenza base di partenza del FSB è successivamente variata da windows, tramite l’applicativo clockgen, e vengono ricercate le massime frequenze raggiungibili dalle memorie con stabilità SuperPI 1M e SuperPI 32M. Il moltiplicatore della CPU è lasciato fisso a 9x. Le prove sono state fatte volutamente utilizzando una motherboard senza volt mod e con raffreddamento ad aria, e quindi sono replicabili da ciascun utente senza l’utilizzo di particolari accorgimenti e/o sistemi di raffreddamento estremi oppure booster esterni per dare più volt alle memorie.
Le prove riportate nel grafico successivo sono ottenute partendo da bios con FSB pari a 266 MHz e moltiplicatore delle memorie FSB:RAM=1:1, quindi partendo da bios con DDR2-533 per entrambi i voltaggi di prova.
Le prove riportate nel grafico successivo sono ottenute partendo da bios con FSB pari a 266 MHz e moltiplicatore delle memorie FSB:RAM=1:1, quindi partendo da bios con DDR2-533 per entrambi i voltaggi di prova.
Le prove riportate nel grafico successivo sono ottenute partendo da bios con FSB pari a 266 MHz e moltiplicatore delle memorie FSB:RAM=1:1, quindi partendo da bios con DDR2-533 per entrambi i voltaggi di prova.
Dai grafici sopra riportati si evince che le memorie dimostrano delle prestazioni buone su tutto il range delle frequenze con timings che ci ricordano quelli tipici dei migliori banchi di memoria DDR2. Le memorie sono in grado di reggere timings come 4-3-3-4 fino a frequenze DDR2-570 MHz in piena stabilità con appena 2.2 v. Passando da Cas 4 a Cas 5 migliorano di circa 100 Mhz, infatti con timing 5-4-4-5 e voltaggio di 2,20 v si ha piena stabilità @ 678 Mhz DDR-2. Mentre con voltaggio default si fermano poco sotto @ 670 Mhz. Allentando ulteriormente il Cas portandolo a 6, possiamo vedere che mantenendo il voltaggio default (1,80 v) riescono ad essere stabili a PC6400 con timing decisamente più spinti rispetto a quelli di fabbrica che ricordiamo sono (6-6-6-18). Con timing 6-4-4-10, e voltaggio di 2.20 v riescono a incrementare di circa 35 MHz chiudendo s-pi 1 M @ 870 Mhz DDR-2 Non si hanno ulteriori boost di frequenza si ha impostando timings 6-6-6-18 infatti si fermano sempre @ circa 880 Mhz DDR-2. Dopo ore di test a 2.2 v (quindi circa il 20% in più rispetto al voltaggio a cui sono garantite) nessun problema di surriscaldamento dei moduli, indice di un ottima efficienza dei dissipatori. Naturalmente raccomandiamo sempre e comunque di usare una ventolina 8x8 anche undervoltata @5volts per asportare il calore emanato dai moduli.
Comportamento dei chip all’incremento del voltaggio
Con questo test vogliamo evidenziare la variazione della frequenza di funzionamento in relazione al voltaggio erogato ai moduli. I test sono stati eseguiti mantenendo costanti i timings, in particolare impostando (6-4-4-10) timing più spinti rispetto a quelli di fabbrica. Il test effettuato è il SuperPI 1 M.
Come possiamo evincere dal grafico, vediamo che con 1,80 v possiamo chiudere S-pi ad oltre 830 Mhz DDR2, quindi circa 30 Mhz in più del valore in targa (800 Mhz, e con timings decisamente più spinti), tutto questo è indice di ottima qualità e selezione dei chip, anche se ci saremmo aspettati prestazioni migliori. In seguito alzando il voltaggio vediamo che incrementano le prestazioni in modo abbastanza lineare fino a raggiungere il picco con voltaggio di 2,20 V, dove questo kit esprime il massimo potenziale in termini di frequenza raggiunta. Aumentando ulteriormente il voltaggio possiamo notare un decadimento di prestazioni, causato sia dall’elevato calore prodotto dai moduli.