Corsair Neutron GTX: Il controller
Essendo molto compatto, il drive non presenta viti, la scocca è infatti composta da due pezzi fermati tra di loro attraverso un sistema di gancetti, basterà fare leva con un cacciavite per poter separare le due parti. Avremmo preferito un sistema di montaggio della scocca composto da viti e non da gancetti in quanto questi ultimi, in fase di apertura del drive, rischiano di raschiarlo. Non è un grave problema dal momento che l’utente comune non avrà la necessità di effettuare questa operazione.
Rimossa la cover superiore, si può subito notare che il PCB non occupa in lunghezza tutto il drive e, nella facciata superiore, non presenta componenti. Tolte le 3 viti, si può girare il PCB. Bisognerà però prestare attenzione al pad termico che tiene a diretto contatto il controller alla scocca: nel nostro caso non è stato possibile rimuoverlo in quanto risulta molto delicato.
Sul retro del PCB sono facilmente identificabili gli 8 moduli di memoria NAND Flash da 32GB ciascuno per un totale quindi di 256GB, i moduli sono prodotti da Toshiba ma, a differenza di quelli utilizzati per il Performance PRO, quelli del Neutron GTX sono a 24nm (contro i 32 del performance) e sono in grado di operare a 166MB/s, il modello utilizzato è il TH58TEG8D2HBA8C. I due chip di memoria DRAM DDR3 sono prodotti da Samsung ed operano ad una frequenza di 800MHz, ogni modulo è di 128MB per un totale di 256MB di cache.
Centralmente è invece presente il controller Link_A_Media (LAMD) LM87800, coperto dal pad termico. La giovane azienda è stata fondata nel 2004 a Santa Clara in California, con l’obiettivo di ottimizzare la densità degli hard disk tradizionali grazie a sofisticati algoritmi di correzione degli errori. Forte di questo know-how LAMD si è ora lanciata nel promettente settore degli SSD, implementando anche in questo caso sistemi di correzione degli errori, al fine di garantire maggiore longevità ai drive equipaggiati con questo controller.