Comparto Software
La principale novità di tutto il Comparto Software di Linux MInt 20 è senza dubbio Warpinator. Una decina di anni fa il Team di Sviluppo stava già lavorando ad un progetto simile di nome “Giver”, poi accantonato, che permetteva la condivisione di file all’interno della stessa rete locale, senza server e senza configurazione, semplicemente trascinandoli e rilasciandoli da un computer all’altro.
Warpinator non è altro che la versione evoluta di questo vecchio progetto. Uno strumento tanto banale quanto utile, sia in ambienti lavorativi che domestici.
Il Software Center, praticamente identico a quello di Ubuntu, fornisce l'accesso a centinaia di Applicazioni in maniera semplice e immediata. I Software preinstallati nella Distro sono comunque numerosi e piuttosto aggiornati. Tra questi possiamo trovare tutti i principali applicativi delle moderne Distribuzioni GNU/Linux come Firefox, Thunderbirds, LibreOffice etc.
Tra i Repository presenti di Default ci ha fatto piacere trovare anche Flatpak con i suoi Software sempre molto aggiornati.
Quello che invece non troveremo è il supporto ai pacchetti Snap, introdotto da Canonical nelle ultime versioni di Ubuntu e criticato ampiamente dallo stesso Lefebvre per la sua natura troppo vicina ad un vero e proprio Software commerciale. La presa di posizione di Linux MInt sull'argomento è stata talmente ferrea che provando ad installare tramite APT questi pacchetti il Terminale restituisce un errore impedendone di fatto l'utilizzo. Noi crediamo che ogni Distribuzione si differenzi dalle altre non soltanto per l'aspetto puramente tecnico ma anche per la filosofia che muove la sua comunità e i suoi sviluppatori. Per questo motivo, seppur in rete sia possibile trovare molto facilmente istruzioni per bypassare questa limitazione imposta da Linux Mint, abbiamo deciso di non installare Snapd. Ci teniamo a mostrarvi ogni Distro per come è stata concepita dal suo Team di Sviluppo e l'unica libertà che ci prendiamo, quando necessaria, è quella di ricorrere a Software proprietari o non-free, solo per permettere il funzionamento del nostro Hardware.
Parliamo di Gaming
Dopo la delusione di MX Linux abbiamo dovuto constatare che anche Linux MInt ha avuto qualche difficoltà a gestire la nostra sessione di Destiny 2 su Google Stadia.
Il controller è stato immediatamente riconosciuto da Chrome e non abbiamo riscontrato nessuna difficoltà neppure durante l’accoppiamento. Tutto sembrava funzionare a dovere, la fluidità era ottima e non abbiamo avvertito il minimo input lag. Nonostante questo però gli FPS, stabili tra i 50 e i 60 nei momenti tranquilli, scendevano drasticamente fra i 30 e i 40 durante gli scontri a fuoco. Un particolare insignificante per la maggior parte dei giocatori “occasionali” ma che farebbe sicuramente storcere il naso ai Gamer più incalliti.