Cosmos II, analisi strutturale dell’interno
Prima di procedere alla descrizione dell’interno, vogliamo far notare un’altra finezza nella realizzazione delle porte laterali: la presenza di due comodi selettori che ne permetteranno un’apertura facilissima e velocissima, evitando quindi l’utilizzo delle scomode e classiche viti. Premendo verso il basso, saremo finalmente dinanzi alla parte interna, procediamo dunque all’analisi:
Il layout, sebbene presenti alcune ricercatezze, è simile allo standard in quanto l’orientamento della scheda madre è classico ATX, il posizionamento dei bay per gli hard disk è nella parte frontale, identico quello delle periferiche da 5.25” ed è anche identico quello dell’alimentatore inferiore, sebbene però sia presente la separazione in due scompartimenti, tesa ad isolarli a livello termico. Si è scelto di procedere in questo modo anche per via della presenza di ulteriori 6 bay per hard disk nella parte inferiore e frontale, che però vengono raffreddati da un pratico ed efficiente sistema dedicato di ventilazione comprendente due ventole da 120mm, che pescano aria da fessure dedicate nella paratia laterale.
La colorazione interna è completamente nera e sono presenti moltissime guaine in gomma, dallo spessore importante e dall’ottima rigidità, quindi non si sposteranno durante il passaggio dei cavi, diversamente da altre scomode soluzioni della concorrenza.
Il sistema di bloccaggio delle periferiche PCI, i cage degli hard disk, il filtro inferiore ed il sistema di bloccaggio delle periferiche da 5.25” presentano una colorazione nera. Le dimensioni complessive sono decisamente importanti quindi vi consigliamo l’acquisto di prolunghe di connessione per il connettore da 8 pin della CPU e quello da 24 pin della scheda madre, assieme magari a qualche prolunga molex, che può tornare sempre utile.
Cablaggio
La parte posteriore permette un cablaggio eccellente! Date le dimensioni complessive non ci si poteva aspettare diversamente però. Lo spessore è decisamente elevato e quindi si non dovrà forzare la chiusura all’atto del completamento dell’installazione. Si può ottenere un ottimo cablaggio ma richiederà qualche accortezza, ad esempio il fatto di possedere prolunghe di alimentazione per quanto riguarda il connettore di alimentazione della scheda madre da 8 PIN, perché potreste averne bisogno.
Piatto scheda madre e CPU
Il piatto della scheda madre è interamente in acciaio e diversamente da alcuni modelli di cabinet top di gamma degli anni passati non è removibile. La qualità, la robustezza e lo spessore sono tanto evidenti quanto di livello e sono presenti 8 guaine in gomma antitaglio, la cui stabilità risulta essere davvero elevata, e quindi non ci sarà nessuna fuoriuscita delle stesse, dagli incavi, all’atto del passaggio dei cavi. Nella parte superiore sono presenti due grandi aperture per il passaggio dei cavi, molto pratiche per via della dimensione, ed oltre a questo ovviamente è presente l’apertura del piatto della scheda madre. Abbiamo apprezzato in particolar modo la grandezza del foro, nella parte superiore sinistra, dove sarà possibile far passare il connettore di alimentazione ausiliario della scheda madre da 4/8pin, in quanto non ci sarà nessun problema all’atto del ripiegamento dello stesso, per inserirlo nel corrispettivo connettore di alimentazione della scheda madre. La fessura d’installazione per il backplate posteriore è decisamente grande e permetterà tranquillamente il montaggio di dissipatori particolarmente complessi. Lo spazio tra la scheda madre e la ventola superiore da 200mm è leggermente superiore allo standard ma notifichiamo che questa ventola, o ventole alternative, sarà possibile posizionarle sopra alla paratia di acciaio di bloccaggio, aumentando quindi lo spazio in questo settore. Questo implica che la procedura di assemblaggio sarà facilitata, che non ci sarà nessun problema durante il montaggio di dissipatori particolarmente grandi oppure di un radiatore da 240mm ad elevato spessore nella parte superiore. Posteriormente si hanno ben dieci aperture dove inserire fascette restringenti, il che permette un livello di pulizia e di ordine elevatissimo. Oltre a ciò, sarà possibile montare un radiatore da 240mm in posizione superiore, oppure un radiatore da 120/140mm con spessore doppio nella parte posteriore, al posto della ventola preinstallata. Affronteremo meglio le possibilità di integrazione a liquido in un capitolo separato.
Gestione slot 5.25’’ e dischi rigidi da 3.5’’ e 2.5’’
La gestione dei dischi rigidi è esemplare. Siamo dinanzi ad una soluzione incentrata su cage removibili, di tripla tipologia e totalmente ventilati da ventole di diverso diametro, eccetto quelli hot swap frontali. Il cage situato dinanzi alla ventola anteriore da 200mm permette l’installazione di 5 hard disk da 3.5”, ed altrettanti SSD da 2.5”, tramite un classico meccanismo a scorrimento e blocco orizzontale; sono presenti dei perni di bloccaggio dotati di disaccoppianti in gomma, quindi non ci sarà nessun problema per eventuali vibrazioni. Nulla è lasciato al caso! Ai fini del modding sarà possibile staccare agevolmente questo cage, tramite la rimozione di viti.
Come sistema di blocco delle tre periferiche da 5.25”, troviamo un sistema davvero ottimo, che sfrutta la pressione orizzontale di un grande pulsante, che permette un serraggio immediato e facilissimo delle periferiche in posizione.
Nella parte inferiore invece sono stati installati due cage, removibili grazie a semplici viti di ancoraggio, che permettono l’installazione di altri 6 hard disk e che ne permettono la ventilazione grazie a due ventole da 120mm preinstallate, le quali vengono connesse direttamente al sistema di regolazione nel pannello superiore. Questo sistema permette la regolazione della ventilazione interna, e conseguentemente sia della rumorosità che delle temperature. Ovviamente questo supporto per le ventole può essere aperto grazie ad una levetta, tramite un movimento orizzontale di 90 gradi in senso orario, ma può anche essere rimosso qualora fosse inutile, o qualora dovesse servire uno spazio maggiore.
Sezione Alimentatore
Nella parte bassa troviamo l’alloggio per l’alimentatore, che quindi viene inserito in una configurazione classica. Qui finiscono però le similitudini con i cabinet di normale concezione perché Cooler Master ha deciso di introdurre tutta una serie di sistemi peculiari in questo scompartimento:
- separazione termica del settore di alimentazione e dei dischi rigidi, dal resto delle componenti
- presenza di un sistema di bloccaggio con thumbscrew che permette la facile rimozione ed installazione della PSU
- presenza di un filtro removibile per la rimozione della polvere in ingresso nell’alimentatore
- presenza di guarnizioni in gomma con funzione antivibrante e disaccoppiante
- presenza di un posizionamento distanziato per un cablaggio ed una compatibilità a dir poco estrema
Similmente a quanto riscontrato in soluzioni full tower, e qui anche meglio per via della paratia isolata superiore all’alimentatore, l’organizzazione dei flussi non permetterà l’immissione di aria calda all’interno del cabinet quindi isolerà termicamente lo scompartimento inferiore. C’è da dire che questa scelta costruttiva però incide sulle performance di raffreddamento, in quanto non sarà possibile areare dal basso, ma solamente dal lato e frontalmente. Ad ogni modo è possibile installare lateralmente due ventole da 120mm, quindi si migliorerà la ventilazione in corrispondenza delle schede video.